Zucchine

Le zucchine (o zucchini) sono originarie dell’America centro-meridionale, hanno forma a cilindro o comunque tondeggiante, polpa bianca e semi, buccia verde, scuro o chiaro, uniforme o venata e punteggiata. La pianta ha fiori che sono utilizzati in cucina. Le zucchine sono gradite e consumate in molti modi: a crudo negli antipasti, grigliate o trifolate nei contorni; fritte e con esse i fiori, dopo essere stati immersi in pastella; stufate e inserite in frittate o aggiunte alla pizza; comprese in minestroni, condimenti per pasta, risotti.

Le zucchine sono un ottimo accompagnamento per secondi di carne, pesce, formaggi e uova e cotte al forno ripiene sono deliziose. Il loro contenuto calorico è modestissimo essendo essenzialmente acqua, sono reperibili tutto l’anno, particolarmente digeribili e hanno proprietà antinfiammatorie e lassative. Erano usate nell’antichità per favorire il sonno, rilassare la mente e reintegrare le energie perdute. Importante ricordare che le zucchine hanno un sapore quasi neutro, quindi non altera o si sostituisce a nessun altro sapore e possono essere considerate un delicato e prezioso apporto ad altri alimenti. La loro cottura non deve essere troppo prolungata e possono essere profumate con erbe aromatiche.

L’attenzione nella scelta delle zucchine deve valutare la consistenza, che deve essere soda, la tensione e brillantezza della buccia e la dimensione, che deve essere preferita piccola per l’assenza dei semi. Rispetto a ciò, zucchine piccole possono essere pulite semplicemente tagliando le estremità, mentre per le più grandi è consigliato togliere i semi. La loro conservazione è in frigorifero per tre o quattro giorni.

Torta caprese

Torta caprese: dolce originario dell’isola di Capri da cui il nome, è un dessert molto facile da preparare. Nonostante non contenga al suo interno né farina né lievito, si presenta come una torta piuttosto nutriente data la cioccolata e le mandorle che prevede. Per questo la torta caprese si presenta, a differenza di un ciambellone, non lievitata e bassa. È adatta anche ai celiaci proprio per la mancanza di glutine.

Ecco come preparare una torta caprese da leccarsi i baffi. Prendete 300 g di mandorle pelate e tritatele: acquistatene già pronte altrimenti dovrete sbollentarle per sbucciarle e poi passarle in forno per tostarle. Tritate anche 250 g di cioccolato fondente e fatelo sciogliere a bagnomaria: lasciatelo intiepidire.

I due ingredienti principali della torta caprese sono pronti. Ora sbattete in una ciotola 250 g di burro morbido fatto a pezzetti insieme a 4 tuorli di uova grandi e 100 g di zucchero semolato: alla fine aggiungete il cioccolato fuso e mescolate bene.

A parte montate a neve gli albumi con altri 100 g di zucchero semolato e molto delicatamente aggiungete questa soffice spuma al composto preparato precedentemente. Unite anche le mandorle facendo attenzione a mescolare sempre dal basso verso l’alto per far respirare l’impasto. Foderate con carta forno una tortiera da 26 centimetri di diametro ed infornate la torta caprese a 180° per un’ora circa. È pronta quando si saranno formate delle crepe in superficie.

Lasciate raffreddare la torta caprese, estraetele dalla tortiera e servitela su un piatto da portata spolverizzata con zucchero a velo, accompagnata magari da una crema alla vaniglia.

Tiramisù

Il tiramisù è un dolce italiano ed è uno dei più diffusi al mondo. È un dessert al cucchiaio a base di savoiardi inzuppati nel caffè, mascarpone e uova. Il nome del dolce deriva dal veneto “tiramesù” poi italianizzato in “tiramisù”. Chiamato così per le sue capacità nutrizionali e ristoratrici.

Una delle leggende sulla nascita del tiramisù pone la sua origine a Siena, come dolce preparato in occasione di una visita del Granduca Cosimo III (1642-1723) e denominato “zuppa del duca”.

Il tiramisù è riconosciuto, oggi, come dolce originario della provincia di Treviso a differenza di quanto avviene a Siena, dove non risulta tra i prodotti considerati tipici della zona. Tra i ristoranti a cui viene attribuita la parternità del tiramisù sono presenti i trevisani: “El Toulà” e “Al Fogher”.Un’altra leggenda racconta che il dolce sia stato creato da un pasticcere di Torino per sostenere il conte di Cavour nella sua azione per unificare l’Italia. Tra coloro che ritengono di aver creato il tiramisù risulta esservi anche Carminantonio Iannaccone, residente attualmente negli Stati Uniti, che, nel 2007 ha affermato di aver inventato lui a Treviso nel 1970 il tiramisù.

Difficoltà: **

Dosi: per 4 persone

Tempo: 140 minuti

Ingredienti: 300 gr di mascarpone

300 gr di zucchero

4 uova

2 bicchieri di caffè forte

10 savoiardi

1 bicchierino di cognac

2 cucchiai di zucchero di canne

Per servire:  cacao amaro in polvere

PREPARAZIONE

Rompete le uova separando i tuorli dagli albumi. Mettete i tuorli in una ciotola capiente, unite lo zucchero e il cacao e sbattete con le fruste fino a quando otterrete un composto gonfio e spumoso. Montate gli albumi a neve soda e incorporateli delicatamente al composto, mescolando dal basso verso l’altro per evitare di smontarlo. Profumate con il liquore e mescolate fino a quando si è completamente assorbito. Inzuppate i savoiardi nel caffè, nel quale avrete precedentemente sciolto lo zucchero di canna, e disponetene uno strato sul fondo di una teglia. Coprite con uno strato di crema e proseguite in questo modo formando un altro strato di biscotti e crema. Spolverizzate la superficie con il cacao fatto cadere da un colino. Mettete in frigo per qualche ora prima di servirlo.

ACCORGIMENTI

Per dare un sapore un po’ più deciso in questa ricetta si utilizza un bicchierino di cognac che può anche non essere utilizzato.

I savoiardi devono essere appena imbevuti nel caffè, questo perché se si inzuppano troppo il tiramisù risulta liquido e non compatto.

IDEE E VARIANTI

Il tiramisù viene preparato anche in altri modi. Al posto del caffè, i savoiardi possono essere inzuppati nella cioccolata. Molti preferiscono usare i pavesini invece dei savoiardi per rendere il tiramisù più dolce compensando l’amaro del caffè.

Risotto allo zafferano

Il risotto allo zafferano chiamato anche risotto alla milanese, ha origine proprio a Milano nel 1574.

L’origine del risotto allo zafferano è caratterizzata da una leggenda nata l’8 settembre 1574. Durante il matrimonio della figlia , al mastro vetraio belga Valerio di Fiandra (che lavorava alle vetrate del Duomo di Milano), venne servito il primo risotto allo zafferano. Molto probabilmente questa nuova ricetta era un regalo che i suoi collaboratori e amici avevano pensato apposta per lui, visto che nei suoi vari lavori faceva uso proprio dello zafferano. In ogni caso il risotto piacque molto, esso ricordava il colore dell’oro, molto diffuso in quel periodo. Subito questo nuovo modo di preparare il risotto si diffuse in tutta la città.

Difficoltà: **

Dosi: per 4 persone

Tempo: 30 minuti

Ingredienti: 400 gr di riso arborio

6 pistilli di zafferano sbriciolati

30 gr di burro

1 cipolla tritata finemente

1,8 dl di vino bianco secco

8 dl di brodo di carne

60 gr di parmigiano grattugiato

Sale q.b.

Pepe q.b.

PREPARAZIONE

Fate fondere 60 gr di burro in un tegame capiente e fatevi imbiondire la cipolla. Unite il riso e fatelo tostare per 3 minuti, mescolando continuamente. Aggiungete il vino e fatelo evaporare. Fate sciogliere lo zafferano in un mestolo di brodo e unitelo al riso, lasciandolo assorbire completamente. Aggiungete un altro mestolo di brodo. Fate cuocere mescolando spesso finchè il riso avrà assorbito tutto il brodo. Proseguite la cottura aggiungendo il brodo un mestolo per volta, lasciando assorbire prima di aggiungere altro brodo. Fate cuocere per 15 minuti, finchè il riso sarà tenero. Salate e pepate. Cospargete con il parmigiano e il burro rimasto a pezzetti.

ACCORGIMENTI

Il risotto allo zafferano va servito caldo. Ricordate, il vino che aggiungete durante la preparazione deve essere a temperatura ambiente, perché utilizzandolo freddo da frigorifero bloccherebbe la cottura. Anche il brodo, aggiunto poco per volta durante la preparazione deve essere in fase di ebollizione così da non interrompere la cottura.

IDEE E VARIANTI

Se il risotto viene avanzato, aggiungendo 2 o 3 cucchiai di farina si posso preparare delle squisite frittelle di riso da far friggere nell’olio bollente.

Zeppole

Le zeppole sono un’antica ricetta proveniente da Napoli. Si tratta di un dolce tipico spesso utilizzato per la festa del papà il 19 marzo.

Per 20/25 zeppole.

Ingredienti per la pasta:

250 ml di acqua naturale, 50 g di burro, 150 g di farina, 50 g di amido di mais, 5 uova intere, 3 cucchiai di liquore secco, 1 bustina di vanillina, mezza busta di lievito, sale.

Ingredienti per la glassa:

125 g di zucchero a velo, tre cucchiai di succo di limone, due cucchiai di album, olio per friggere.

Preparazione:

In una casseruola portate ad ebollizione l’acqua con il burro e un pizzico di sale.

Allontanate dal calore e unite in un solo colpo la farina setacciata con l’amido di mais.

Mescolate energicamente, con un cucchiaio di legno, fino ad ottenere un impasto omogeneo.

Rimettete sul fuoco e, sempre mescolando, cuocete la massa per 1 minuto.

Allontanate dal calore, lasciate un momento intiepidire, poi unite un uovo alla volta, il liquore, la vanillina e il lievito.

Trasferite il composto nella sacca e distribuite su dei foglietti di carta da forno le ciambelline.

Friggete le ciambelline in olio, immergendo anche la carta da forno per evitare che le zeppole si deformino. Poi rigiratele.

Scolatele e ponetele a raffreddare su carta da cucina.

Per la preparazione della glassa setacciate lo zucchero a velo in una ciotola, aggiungete l’albume e il succo di limone.

Lavorate il composto con una frusta fino a quando sarà omogeneo.

Ponete le zeppole su una gratella e, con un cucchiaio, distribuite la glassa sulle ciambelline.

Torta di compleanno

Ingredienti per 6 persone:

Per il pan di Spagna:

4 uova, 100 g di zucchero bianco, 100 g di farina bianca e 0,5 di vanillina.

Per la crema:

200 g di burro, 200 g di cioccolato fondente, 70 g di zucchero a velo, 3 tuorli d’uovo, 1 dl di latte, 0,5 g vanillina, dl 2 Maraschino e al kermes (o del succo di frutta), 150 g di panna e 20 g di pistacchi.

Preparate il pan di Spagna montando molto bene le uova con lo zucchero e la vanillina, unite la farina mescolando delicatamente e quindi versate il composto così preparato in una tortiera imburrata e infarinata. Mettete in forno e cuocere a 180 gradi per 20 minuti circa.

Nel frattempo, preparate la crema.

Fate sciogliere il cioccolato con il latte a fuoco dolce.

Sbattete i tuorli d’uovo con lo zucchero in un recipiente.

Aggiungete il burro ammorbidito a temperatura ambiente. Montarlo quindi con una frusta, unite il cioccolato sciolto. Mescolare e lasciare raffreddare.

Tagliate il pan di Spagna a fettine nel senso dell’altezza.

Disponete uno strato di pan di Spagna in una pirofila, bagnate con i liquori mescolati e ricoprite con una parte di crema.

Ripetete l’operazione per altre due volte.

Ponete la torta in frigorifero.

Prima di servire, mettete sulla superficie uno strato di panna e dei pistacchi tritati.

A piacere potete decorare la vostra torta di compleanno facendo sciogliere del cioccolato fondente con una noce di burro.

Mettete la crema in una siringa da pasticceria con il beccuccio fine e divertitevi.

Croissant

500 g di farina bianca, 15 g lievito di birra, 70 g di zucchero semolato, 80 g di latte intero, 3 uova, 180 g di burro, 15 g di miele di acacia, 7,5 g di liquore Marsala, un tuorlo, un cucchiaio di latte intero per spennellare e sale.

Per un’ottima riuscita di questa ricetta del croissant dovrete servirvi di un’impastatrice poiché la lavorazione dell’impasto non è semplice.

Versatevi la farina setacciata, il lievito di birra spezzettato e lo zucchero semolato. Mettete alla velocità minima e aggiungete il latte intero. Unite le uova, poco per volta, in modo che siano assorbite dalla farina. Aumentate la velocità dell’impastatrice. Lavorate fino a quando il composto non avrà raggiunto una consistenza compatta, omogenea e liscia. Unite il burro fatto sciogliere a bagnomaria. Infine miscelate con il Marsala e il miele.

Continuate a lavorare l’impasto ancora per un po’ unendo un pizzico di sale.

Infarinatevi le mani e prendete il composto che disporrete su di un panno asciutto.

Formate una palla e fatelo riposare per un’ora in frigorifero.

Riprendete l’impasto e formate delle palline delle dimensioni di una mela (circa 60 g di peso) e disponetele su una placca coperta con della carta da forno.

Spennellate la superficie dei croissant con il tuorlo battuto e il latte e mettete in forno preriscaldato 200° per 10-15 minuti. Non appena i croissant saranno appena coloriti, spegnete e lasciateli in forno ancora per un po’, in modo che si completi la doratura.

Spolverate con dello zucchero a velo e serviteli ancora caldi.

Pollo alle mandorle

Il pollo alle mandorle è un piatto tipico della cucina cinese ma che oramai, grazie alla diffusione di ristoranti cinesi nel territorio italiano è divenuto molto conosciuto anche nel Belpaese. Si tratta di un piatto che molti avranno provato in questi ristorante e data la non troppo difficoltà necessaria per prepararlo, di una pietanza che è possibile gustare anche a casa. La ricetta è infatti piuttosto veloce e di non troppa difficoltà, ma vediamo come preparare un buon pollo alle mandorle.

Per preparare un buon pollo alle mandorle per quattro persone avrete bisogno di una cipolla, 500 grammi di petto di pollo, salsa di soia, 130 grammi di mandorle, zenzero fresco grattugiato, olio, farina e sale.

La prima mossa da fare è quella di tostate le mandorle sino a farle diventare belle dorate e croccanti, per far questo potete metterle in una padella con dell’olio di semi oppure potete metterle in forno a 180 gradi. Nel frattempo avrete cura di tagliare i petti di pollo in piccoli cubetti e rotolarli abbondantemente nella farina. A questo punto è il momento di preparare la padella per cuocere il pollo, tritate la cipolla, aggiungete quattro cucchiai di olio di semi e lo zenzero grattugiato (un cucchiaino) e lasciate che il tutto stia sul fuoco lento per dieci o quindici minuti. Passato questo tempo aggiungete finalmente il pollo nella padella (la quale mi raccomando deve essere di quelle Wok a fondo tondeggiante!). Il pollo dovrà stare per una ventina di minuti tuttavia cinque minuti prima della fine della cottura aggiungete la salsa di soia e un paio di mescoli di acqua calda, mescolate sino a quando non avrete ottenuto una salsa color nocciola. Fatto questo non vi resta che aggiungere le mandorle, mescolare ed amalgamare bene il tutto ed infine servire immediatamente la pietanza ottenuta.

Torta di fragole

Ingredienti:
4 uova
500 gr. di farina
100 gr. di zucchero,
1 bicchiere di latte,
300 gr. di fragole,
200 g di burro
15 gr. di colla di pesce
1 bustina di vanillina
Scorza di limone

Preparazione:
Come base della torta di fragole faremo una semplice pasta frolla. Prendete la farina e il burro, mettete il tutto nel mixer e mischiate gli ingredienti. Nel centro del composto versate poi i tuorli d’uovo e la vanillina con la scorza di limone grattugiata: amalgamate il tutto. Formate una palla con l’impasto, avvolgetela nella pellicola trasparente e lasciate a riposare il frigo per almeno mezz’ora.
Togliete da frigo l’impasto. Imburrate e infarina uno stampo per torte. Inseritevi la pasta frolla.
Fate ammorbidire la colla di pesce in acqua.
Pulite le fragole e tagliatele a pezzetti. Prendetene una metà e frullatela con un po di latte e lo zucchero. Unite la colla di pesce strizzata e ammorbidita e mescolatela fino a scioglierla. Versate il composto nella terrina con la pasta frolla.
Infornate la torta per 40 minuti a 180 gradi. Togliete dal forno e quando è fredda guarnite con le restanti fragole.

Varianti:
La torta di fragole è ancora più buona con un vasetto di yogurt aggiunto all’impasto. Ottima anche con della panna spalmata in cima alla torta.

Torta di Pere

Ingredienti

4 pere

3 uova

350 gr. farina

100 gr. Zucchero

1 vasetto di yogurt

1 bustina di lievito per dolci

1 limone

Olio

1 limone

Preparazione:

Per preparare la torta di pere, sbucciate le pere, fatele a fettine sottili e lunghe. Mettetele in un recipiente, cospargetele di gocce di limone perché prendano il suo odore e non ossidino.

Prendete le uova, dividete albumi e tuorli in due recipienti. Sbattete i rossi con lo zucchero mediante una frusta o col robot elettrico, aggiungete la farina poco a poco. Aggiungete un bicchierino d’olio, preferibile che sia quello di semi. Aggiungete il vasetto di yogurt e la bustina di lievito.

Montate a neve gli albumi, finito ciò aggiungete metà quantità delle pere tagliate. Unite il composto di albumi e pere a quello di rossi d’uovo, farina, yogurt. Mescolate il tutto.

Preparate una teglia da forno imburrata e versatevi il composto. Aggiungete in cima ad esso le restanti pere lasciate da parte, in modo da coprire tutta la torta. Infornate a 180 gradi per 40 minuti. A cottura ultimata spegnete il forno lasciando la teglia dentro, aspettate 10 minuti e toglietela solo dopo di questi perché la torta non si afflosci.

Varianti:

C’è che preferisce inserire 150 grammi di burro invece dell’olio di semi. Deliziosa la variante che include l’aggiunta di almeno 200 grammi di cioccolato fondente all’impasto. Prima sciolgono la cioccolata, vi aggiungono metà del burro e lo uniscono all’impasto di uova e farina. C’è chi vi aggiunge anche amaretti sbriciolati. Insieme alle pere si possono inserire anche le mele tagliate, oppure solo mele.